Word championship challenge UX ?

La statistica che riporto è ciò che appare qui nel blog jememien ad un giorno dalla pubblicazione del precedente articolo.

A parte essere divertita dal torneo Tu contro il resto del mondo nel “Word championship challenge” tendo a definire le chiavi di lettura alle cose:

  • l’interesse nasce per il modo più friendly nel raccontare
  • l’interesse nasce per il tipo di comunicazione basata sull’UX
  • l’interesse nasce perché, porca miseria, noi in Italia le cose le sappiamo dire-fare-inventare a dispetto dei guru
  • l’interesse nasce dall’interesse del connubio Arte-tecnologia-vita
  • l’interesse nasce dall’interesse per il nostro Paese geniale.

I paesi coinvolti nel my personal challenge trophy:

“Brasile”,60  -“Germania”,14- “Stati Uniti”,11- “Francia”,6
“Portogallo”,5 – “Filippine”,3 -“Russia”,3 -“Paesi Bassi”,2
“India”,2 -“Cile”,2-“Mozambico”,2 -“Polonia”,1- “Sudafrica”,1
“Svizzera”,1 -“Malaysia”,1 -“Australia”,1 -“RAS di Hong Kong”,1-“Cuba”,1- “Portorico”,1 -“Senegal”,1 -“Iraq”,1 -“Venezuela”,1
“Ucraina”,1 -“Colombia”,1 -“Unione Europea”,1 -“Spagna”,1
“Canada”,1 -“Angola”,1

“Ne resterà soltanto uno” …  speriamo di no, per la nostra nazionale .

 

La vita si fa beffa della Morte - I.Vassallo

Se, arrivando Golia, …

 

Il sorriso è segreto al lato della mia bocca.

Seduta ad un tavolino all’aperto di un bar, “La passeggiata” e il nome è tutto un programma, voglio godermi gli ultimi istanti di un cielo ancora vergine – da domani arriverà Golia con neve ed acqua.

Come al solito sono impegnata nel cercare di far capire perché l’Arte contemporanea italiana trova la sua genialità cattedratica nell’espressionismo di pochi Maestri con le palle.

L’espressionismo non è una brutta malattia, bisogna saper dipingere e bisogna sapervi aggiungere un caleidoscopio di emozioni che sovrasti il soggetto dipinto. Un Maestro con le palle è  Ivo Vassallo.  Un Maestro è colui che porta la rottura dello stile con elementi pittorici solo a Lui riconducibili, da lui stravolti e innovati. Si aggiunga la capacità del colore, il riuscire a far “dialogare” l’opera, il tratto, il segno, la lezione pittorica, la sperimentazione, la padronanza della tecnica.

Ivo Vassallo è il MaestroPittore tra i più grandi italiani.

La vita si fa beffa della Morte - I.Vassallo

La Vita si fa beffa della Morte -Ivo Vassallo-

E mi scontro con la realtà fatta da galleristi a cui spetterebbe il compito di proporre al posto di trattare il mercato dell’Arte da gross-market del lusso (non oso pensare ai fake), pappagalli che rincorrono le solite cose (zero innovazioni e zero rivoluzioni dal “Movimento zero”) con la scusa che manca la richiesta del figurativo. Embè signori, dovrebbe essere compito vostro divulgare, osare, istruire il mercato.

Eppure attira molto di più una mostra fatta da un bel viso o bel nudo che da un bel ensemble di ghirigori e tagli.

Ivo Vassallo - nudini erotici-

Serie I nudini erotici -Ivo Vassallo-

Con Ivo Vassallo condivido stima, amicizia e un libro fatto a 4 mani a tiratura limitata: a lui la parte erotico pittorica a me il testo poetico.

PaintPoyesis "pelle&dintorni"

pelle&dintorni – PaintPoyesis di IvoVassalloStefaniaMeda

E mentre attendo Golia portatore di calamità naturali sorrido con piacere leggendo del Gigante “Ivo Vassallo l’Iconoclasta”  , come lo chiamo io, mio portatore di calamità colorate, attraverso questo bellissimo articolo …

( purtroppo non riesco a condividerlo in toto, ma espandete e vedrete !)

https://tempopresenteepassato.wordpress.com/2016/02/24/ivo-vassallo-tra-sacro-e-profano-unartista-giramondo-giuseppe-recchia/

24 febbraio 2016
IVO VASSALLO, TRA SACRO E PROFANO, UN’ARTISTA GIRAMONDO Giuseppe Recchia

Ivo Vassallo, ha insegnato tecniche pittoriche presso l’Accademia di belle Arti di Genova dove è nato e vive. La sua iniziale ricerca coloristica è informale con solido impianto figurativo, col tempo si evolve in un più raffinato cromatismo e una più intensa propensione per il paesaggio e la figura. Con Massimiliano Panero ha presentato a Torino al Museo d’Arte Orientale il Catalogo Generale della mostra dell’EXPO di Milano 2015 “Le Qualità della Cina”, mostra promossa dall’associazione culturale Qualitaly – partner ufficiale del China Corporate United Pavilion –dove ha partecipato all’Evento milanese 2015, con tutte le opere, presto in tour nella Repubblica Popolare Cinese. Organizzazione perfetta curata da Nikolinka Nikolova, anch’essa artista e dallo stesso Massimiliano Panero.

Ma approfondiamo la conoscenza dell’artista figurativo/informale Ivo Vassallo. Pittore con una grande propensione all’Arte Sacra con i suoi dipinti sull’Ultima cena e sulla storia di Cristo da lui rivisitata, dove l’impianto coloristico adottato da Ivo fanno pensare al film The passion di Mel Gibson. Ricorderete che il film di Gibson provocò un enorme scandalo per la violenza delle immagini ma qui l’artista ligure usa colori sfumati e leggeri con macchie insolite illuminanti l’aspetto carnale dei personaggi dipinti ed usa la sua conoscenza storica per dargli la vita o la morte che essi meritano. E dipinge cavalli che sembrano nuvole tra le nuvole e raccontano storie per mettere in chiaro la loro umanità. Pittore che a suo tempo affrescò le pareti dello studio di Fabrizio De Andrè, dal quale apprese i toni musicali che poi ha trasfuso nelle sue opere.

Ivo Vassallo potrebbe entrare a far parte ai nostri giorni del novero dei maestri il cui linguaggio pittorico e la cui maestria risale a Michelangelo e a Caravaggio.

 

WHO ARE D’ASY ?

Tre donne.D'ASY logo

Assieme sembrano Testimonial rappresentative di tre fasce d’età per una campagna pubblicitaria e l’acronimo dei loro nomi ha dato origine al brand D’ASY Milano:

il new Art-Luxury concept per borse completamente Made in Italy.

Descrivere D’ASY Milano è descrivere la filosofia che si cela dietro a delle scelte: un prodotto rappresentativo dell’eccellenza italiana, top di gamma, a tiratura limitata, che sposa e racchiude il concetto sensoriale dell’arte.

DONNE GE NIA LI !

 IMG_6652Il Maestro Fausto Minestrini

Difficile liquidare il tutto con un semplicistico “ sono Borse ”

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Raffinate, innovative, con dettagli che rendono unico ogni pezzo, le borse D’ASY sono pezzi di fantasia e design che non si fermano alla superba qualità del pellame esterno, ma proseguono al suo interno foderandosi di sete antiche scovate nei più antichi laboratori Lariani o con disegni realizzati in esclusiva da importanti Artisti e per i  differenti accostamenti cromatici sono numerate con tanto di Certificato.

Nessuna paura, gli interni sono trattati per garantirne la durata nel tempo.

imageDettagliA nove mesi dall’ideazione hanno macinato tanto lavoro, tutto svolto da loro. Bozzetti, modelli, scelta delle pelli, colori, sete antiche, packaging di lusso, laboratorio di due griffe d’eccellenza per la produzione (che ha accolto con entusiasmo l’innovazione dicendo “finalmente qualcosa di nuovo!“).

FullSizeRenderIl primo modello icona ” LEI “ girava ad inizio primavera nel centro di Milano per un check  – posso dire: “Milano io c’ero”  – con un famoso fotografo di street pronto a cogliere occhiate e reazioni.

Le griffe prestigiose nascono così in fondo, no?

Quindi D‘ASY Milano, il nuovo Luxury-Art brand dell’eccellenza Made in Italy sarà sulla spalla di… beati loro!

E l’Arte è il trait d’union: si troveranno proposte anche al fianco degli Artisti loro Testimonial e nelle gallerie d’arte.

        Il mood? :                Chic et très chic

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EXPORSI

Premessa:

Ci sono luoghi che non ti aspetteresti di trovare, che appartengono al tuo ricordo se la tua vita si snoda per quelle strade, oppure sono la testimonianza storica della lungimiranza dell’uomo se ne sei a conoscenza per studi.

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Nel mare del nuovo edificato da architetti blasonati all’insegna  dello stupire per ExpoMilano2015, silenziosamente si è imposta all’attenzione un gioiello dell’archeologia industriale dei primi del ‘900 che si eleva sulle rive del fiume in località Trezzo d’Adda: la Centrale idroelettrica Taccani.

Immaginate saloni immensi con dettagli di architettura Liberty, dedali di sotterranei a volta, camminate nel cuore della centrale tra antiche turbine di ghisa come sculture ed ampi prati che si affacciano sul fiume ( le Vie d’Acqua sono uno dei temi di ExpoMilano2015 ).

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Ora immaginate in tutto questo la follia di 600 artisti sia italiani che stranieri con l’esplosione di 1.500 opere di diversa cromia – citare tutti i nomi è un’impresa, meglio scoprirli di persona –.

In questo luogo antico, in questi giorni, sta avvenendo una simbiosi del contemporaneo.

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11049605_508463972640224_6851906513273579786_n Fase d’allestimento

L’antica Centrale dell’Enel è stata scelta in modo geniale e lungimirante per la ExpoMilano International Contemporary Art da Giorgio Grasso, curatore e critico.

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Geniale per molti motivi: località- valenza storica- capacità contenitiva interna ed esterna- accoglienza affluenza pubblica- tematica Expo- simbolismo artistico- colpo d’occhio.

Lavoro silenzioso il suo, con chiamata attraverso i social raccolto anche dalla curatrice internazionale Bosmat Niron, responsabile dei 30 artisti stranieri.

Il miglior evento di Arte Contemporanea con numeri da capogiro e che nessuno si aspettava: all’inaugurazione di sabato 2 maggio hanno partecipato 1.500 persone ( dato ufficiale delle Forze dell’Ordine ) ed il giorno successivo i visitatori sono stati oltre 500.

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Le Forze dell’Ordine hanno inserito l’esposizione tra i luoghi più sensibili da presidiare.

Ma questi sono solo numeri iniziali, le somme si tireranno alla fine. Nel frattempo la curiosità si sta diffondendo e nel week-end, complice il luogo bucolico, saranno in molti a visitare la mostra.

Difficilmente si ricorda una chiamata generale di tale livello per l’arte contemporanea. Indubbiamente l’iniziativa entrerà nella letteratura e farà scuola:  645px-Expo_2015_Logo.svg_RSI.


invito

Centrale Taccani -Trezzo d’Adda -Ingresso gratuito –

orari giovedì e venerdì 16/19 -sabato e domenica 10/19

eccolo! TANTO ANCHE SE METTI IL BAVAGLIO ALL’ARTE, LEI PARLA UGUALMENTE!

Gli IRASCIBILI

Gli IRASCIBILI

Leggere il manifesto di TRAMPLED ART riporta alla memoria il periodo degli IRASCIBILI quando, per protesta, quella straordinaria miscellanea di artisti esponenti dell’Espressionismo astratto si fecero fotografare vestiti da banchieri mandando una lettera infuocata al sindaco di New York. Le motivazioni di allora somigliano a quelle di oggi: dittatura finanziaria ed esclusione dalla imponente mostra sull’arte contemporanea al Metropolitan. Parliamo di artisti del calibro di Pollock, Rothko, Kooning, Newman.
E veniamo ai giorni nostri, dove i rumors degli artisti italiani si stanno facendo sempre più incessanti come un rullo di tamburo: tum-tuM-tUM-TUM. Gli artisti a questo punto si ribellano alla dittatura finanziaria che impone le sue regole.
Alessandro Giorgetti, grande esponente dell’arte conosciuto come l’erede di Rothko, fonda così il movimento TRAMPLED ART e riunisce dieci selezionati artisti con il compito di divenire ambasciatori.

Il TRAMPLED ART

Il TRAMPLED ART

Ognuno di loro chiamerà a raccolta altri artisti per condividere, sperimentare, rappresentare, istigare, coinvolgere, dipingere, riempire spazi, diffondere, liberare, esprimere, concettualizzare: perché un artista ha sempre qualcosa da dire.

Durante la presentazione alla stampa nella serata di ieri 7febbraio si è avvertita una scossa elettrica:
“La galleria ė un portale dove fare ricerca– dice Deodato – fare ricerca in maniera open, globale, inserendo anche il principio di bitcoins in cambio di opere d’arte”. La galleria Deodato Arte di Milano è il luogo che ha aperto le porte a TRAMPLED ART divenendone la sede

“L’arte uccide la mafia” afferma ampliando il concetto Giorgio Grasso, critico e coordinatore del Padiglione Italia alla 54a biennale di Venezia “è compito del pubblico decretare il successo di un artista, che ad oggi non può esporre perché un chiodo in una galleria costa trecento euro “ ed affrontando anche le difficoltà del regime fiscale che rende impossibile vendere la propria opera.

Ma le parole più belle sono quelle di Alessandro Giorgetti che pronuncia “Trampled” esattamente come si scrive, sottolineando il concetto di calpestare calpestando.

Milano puzza di vecchio, riportava nel 2012 la prima chiamata/ribellione della cultura a Milano… non più, non più.

Il TRAMPLED ART

Il TRAMPLED ART

Alessandro Giorgetti-Giovanni Puntrello-Ciro Palumbo-Salvatore Palazzolo-Ivo Vassallo-Luca Fagioli-Andrea La Casa-Marcella Arena-Sabrina Romanò-Marika Pozzi-Teorema Fornasari-  Ph. ufficiale:Micaela Zuliani

Avendo io il sangue costituito da giallo-ciano-magenta condivido il loro urlo.
Ogni artista racchiude in sé ed utilizza più linguaggi. Un artista è un libero pensatore che crea in modo unico, soggettivo e vede oltre. Possiede un linguaggio verbale, gestuale, mentale, metafisico, sensitivo, proiezionistico, introspettivo, liberatorio, futurista, precursore. Non conosco nessun’altra categoria che racchiuda in sé tanti modi di essere, concepire, vedere, esprimere.
L’Arte poi è un’ermafrodita miracolosamente puttana che si dona, si vergogna e si rigenera. L’Arte è sconcia e pura, come l’io (interiore ) e la morale (esteriore): il bisogno di un’artista che si palesa.

In Italia non si è persa la capacità di fare arte, ma è stato calpestato l’artista lasciando l’arte ad appannaggio esclusivo dei critici e delle dittature finanziarie e soffocando così la sua primaria natura: l’espressione.
La crisi museale in Italia- lessi tempo fa- è riconducibile al troppo Stato e poche idee. Pensiero che condivido a metà. Le idee ci sono eccome, diversa è l’ottusità mentale e di questa ottusità è parte anche il connubio stretto che porta al pensiero arte=museo. Niente di più sbagliato.
Non vorrei affrontare il tema della paura della cultura. Credo non ce ne sia bisogno.

L’arte è critica già di per sé, non sempre deve passare dall’imbuto di un’esperto che imponga chi come quando e dove. Al contrario ha bisogno di spazi comuni e collettivi, deve esplodere ed uscire, alimentarsi a vicenda grazie all’interscambio affinché anche gli esperti possano fare quello di cui sono capaci. Per questo motivo credo che loro stessi siano i primi a beneficiare della “messa in strada”.
Se si guarda oltralpe, l’attivismo della Spagna impressiona e il modello berlinese lo si percepisce come una scarica di energia cacofonica, di adrenalina fiorita e vitale.
Ma noi continuiamo a gettare alle ortiche la nostra splendida individualità che universalmente ci viene invidiata, il nostro gene e genio nell’espressività artistica.