La Sciùra, l’emblema e il mio motto: ” MILANO SA ! “

Patrimonio lavorativo distrutto; piccole società sparite; PMI rantolanti quando non agonizzanti; un sistema schiavo dei burocrati che impazza sempre di più; un sistema che genera “figli illegittimi burocrati” che inventano di sana pianta normative e procedure inesistenti che bloccano e ritardano con conseguenze disastrose; un sistema menefreghista fatto anche da chi, nella calda e sicura scrivania bancaria-statale non ha compreso che è suo preciso dovere contribuire a tenerlo oliato questo difficile sistema implosivo per sua stessa farraginosità: basterebbe lavorare con coscienza quotidiana in quella scrivania, nel rispetto dei tempi per rispetto della maggioranza che gli consente il fine mese senza essere colleghi.

Un sistema ingessato che crea attacchi di panico e d’ansia; che si permette di far sentire senza speranza i ventottenni e falliti i cinquantenni.

Un sistema che ha scollegato le sinapsi di molti, troppi, creando illusioni da Truman Show.

Quanti racconti di quotidiani di inferno?

La storia non insegna mai abbastanza e non c’è da stupirsi se tra le illusioni fioriscono chimere.

Ogni periodo meschino (e questo lo è) ha generato conseguenze culturali, pensatori liberi in campo artistico che nelle loro chimere hanno apportato cambiamenti.

L’arte come collegamento al reale più di quanto non si creda.

Peppino Impastato provò a dirlo -venne ucciso. Tra le altre cose era un poeta:

“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà … È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.

Tuttavia esistono città con l’anima ribelle che raccolgono fermenti dove fioriscono le idee.

Esistono città che accolgono pluralità creative diverse tra loro nate al di fuori del sistema, alle quali hanno dato accoglienza.

Esistono città di generosità culturale messa a disposizione così, come margherite sparse su un prato (e stimolo per collegare le sinapsi).

Mi chiedo: di quale anima è composta una city. Quali sono le sue fondamenta, i mattoni con cui è stata impastata, l’acqua che le scorre intorno. Può essere che quest’anima determini la sua personalità?

La Signora –la Sciùra– è sveglia da tempo e crede nella cultura delle idee, nell’emozione della bellezza, dell’arte, delle idee.

La Signora –la Sciùra– fa quel che può cercando di rispettare il sistema ma non rinunciando alla sua anima libera ed al libero arbitrio.

La Signora –la Sciùra– è generosa con i suoi figli.

La Signora in cinque anni è diventata più bella grazie alle chimere culturali che ha visto sorgere in totale libertà muri di street-art, circoli poetici, quartieri della musica, ritrovi e adunanze artistiche, senza dimenticarsi di regalare Lei appuntamenti letterari fuori schema, come Book-city, o eventi musicali, come Piano-city, diventando la capitale della fucina delle idee e del cinema indipendente con MilanoFilmFestival, spargendo poesie in ogni luogo nel suo ultimo nato letterario/poetico FIPM.

E non solo il Bosco Verticale e Porta Nuova, ma anche il quartiere Isola, Lambrate e Ventura, il Base, Ciminiera Branca, la Darsena e i Navigli per chiunque ci voglia entrare dentro … (non parliamo di boomerangExpo per cortesia).

Perché alla Signora ribelle, attenta e generosa, piace vedere sorridere i suoi figli.

Scrissi a novembre Le contrapposizioni proibite e il Rinascimento Italico e la Signora ne è diventata la sua madrina (e chi se non Lei): in questi giorni patrocina il  Nuovo Rinascimento nella ex-Fornace in Alzaia Naviglio Pavese.

La Signora è sempre tre passi avanti… lasciatela correre. Non bloccatela voi nuovi candidati –ma vecchi nel sistema– in virtù…che so…di una campagna populista sulla sicurezza che dal mio punto di vista è solo un modo bieco per impedire le chimere rimandando a ciò che scrisse Peppino Impastato.

La Signora è Milano -un luogo dove senti ancora stridere i freni dal tipico odore ferroso dei vecchi tram e che la sera si trasformano in ristorantram –  e Milano conosce.

 

Milano la Sciùra è condensabile in un motto, uno slogan attuale e astemio lontano dal quel “Milano da bere” degli anni ’80,  forse il primo attribuito ad una city, che svegli le sinapsi.

E il mio motto è questo, rosso come la sua croce:

                                                             “ Milano Sa!”

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 Piccola gallery in slide rubata per le strade- anche se è lenta nel caricarsi merita:

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tra Cloud e Arte c’è MyTemplArt

Milano è un’amante generosa che chiede di essere usata senza nulla volere in cambio. A volte è un po’ scontrosa –come tutte le belle donne piene di vita–  devi solo aspettare che le passi.

Nella Milano da usare si è conclusa il 2 maggio  MIA PHOTO FAIR 2016 (fiera internazionale d’arte dedicata alla fotografia) nella appropriata cornice di piazza BoBardi, un angolo nascosto con vista mozzafiato di Porta Nuova.

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Le fiere di prestigio uniscono approfondimenti e presentazioni di alto valore; la perla presentata in conferenza nel giorno di apertura (grazie ph.Luigi Gattinara per l’invito) è molto interessante. Si tratta di una piattaforma in Cloud  MyTemplArt ®  che permette di certificare le opere d’arte con sistema QR-Code e gestibile in toto dall’artista o gallerista. Un sistema di geolocalizzazione consente di rilevarne il luogo e seguire l’opera –scacco ai ladri e agli smemorati-. La comodità della piattaforma in Cloud è costituita inoltre nella catalogazione sempre  aggiornata, recensioni comprese, a portata di click. Il tutto su android o smartphone ios. 

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L’esponenzialità della piattaforma MyTemplArt * comprende il fruibile del mondo artistico e culturale essendo indirizzata anche a musei, associazioni, istituzioni con sezioni separate. Il prossimo passaggio riguarderà i vinili musicali.

Il fotografo Luigi Gattinara e lo scultore  Alex Pinna  sono testimonial della usabilità del sistema.

UnknownVi è però un altro aspetto fondamentale dal mio punto di vista e che è una logica conseguenza dell’applicazione: il sistema in Cloud essendo gestito direttamente dall’autore certifica in automatico la proprietà intellettuale divenendo sovranazionale, by-passando cioè gli obsoleti e costosi SIAE o Copyright© :  il mondo si muove cari signori siae 🙂 !                       

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 serie le nuvole R. Magritte

     * simpatico riferimento ai Template

Le contrapposizioni proibite e il Rinascimento Italico

Se vuoi ottenere l’opposto agisci per il suo contrario (come è sempre successo).

Palazzo della Mezzanotte (Borsa)  Design week Milano

Palazzo Mezzanotte (Borsa) Design week Milano

Strano? Affatto! Se vuoi consumi maggiori rendili proibiti:  che fascino. Non si resiste al fascino del proibito, del negato, del sottratto; l’affermazione parte da una riflessione cercando nel mio archivio fotografico le foto della Biennale di Venezia volendo fare un articolo riassuntivo.

Rewind:

Più di un anno fa circolò il classico “meme” sull’abolizione dell’insegnamento della Storia dell’Arte con le conseguenti risposte virali dal web.

Come tutte le balleuntantoalchilo  le cose stavano in maniera leggermente diversa ma tanto è bastato per muovere le attenzioni di un Paese geneticamente artistico che si è comportato di conseguenza (oltre i soliti aficionados) fosse anche solo per:

-la voglia di partecipare per “vedere dal vivo” cose dimenticate o alle quali mai si è dato peso

-la considerazione che, dopotutto, l’Arte può essere un piacevole passatempo colorato

-che se venisse meno sarebbe come vivere in una fanta-città-grigia alla Orwell

-che non chiede nulla se non di essere “guardata”.

Aula Magna Accademia di Brera

   Accademia di Brera

Il cresciuto interesse ha pertanto creato domande muovendo happening ed iniziative ed altro ancora: non si trattava di un semplice Piero della Francesca dunque.

Sia che si tratti per semplice svago, storia, fantasia -“la fantasia al potere”- o della scoperta di come l’Arte tutta influisca nelle nostre piccole scelte quotidiane di gradimento da consumatori, si è generata l’onda.

Cosa è successo, ci si è inorgogliti all’improvviso?

La Milano di Gabriele Basilico

 La Milano di Gabriele Basilico- presentazione  a Bookcity Milano

Saturazione iper/super/what’s ammericanboy? Influenza dei Paesi attivi -Europa e ZioSam- nella proposta artistica? Finiti i soldi per viaggiare? Effetto proibizionismo? (Presto per considerare gli ultimi tragici fatti).

Non so dire se vi siano più motivazioni che giochino un ruolo per il nuovo Illuminismo e Rinascimento Italico, ma è indubbio che si stia insegnando al di fuori delle scuole e si siano sviluppate commistioni inaspettate -non succede con la matematica, mai visto un asfalto o un muro di un edificio con formule, radici quadre, tangenti e 4zx alla potenza e comunque sarebbe Arte, né tantomeno indossare un 9K.

Hangar Bicocca

HangarBicocca

Quest’anno si è consumata l’Arte su grande scala ed è tornata perfino in tv con intelligenti intrusioni di fini pensatori, divulgatori, spiegatori (mi piace la rima) Sgarbi e Daverio in testa. Eventi- mostre- Biennali- luoghi e caffè- moda- accessori- iniziative editoriali- cambiando così il colore del nostro quotidiano.

La Voliera poetica di Antonio Marras

La Voliera poetica di Antonio Marras Design week Milano

Gli effetti contrapposti del proibito…

Ps: L’articolo riassuntivo con le più belle opere, a mio avviso, della Biennale di Venezia lo debbo ancora fare.

 

WHO ARE D’ASY ?

Tre donne.D'ASY logo

Assieme sembrano Testimonial rappresentative di tre fasce d’età per una campagna pubblicitaria e l’acronimo dei loro nomi ha dato origine al brand D’ASY Milano:

il new Art-Luxury concept per borse completamente Made in Italy.

Descrivere D’ASY Milano è descrivere la filosofia che si cela dietro a delle scelte: un prodotto rappresentativo dell’eccellenza italiana, top di gamma, a tiratura limitata, che sposa e racchiude il concetto sensoriale dell’arte.

DONNE GE NIA LI !

 IMG_6652Il Maestro Fausto Minestrini

Difficile liquidare il tutto con un semplicistico “ sono Borse ”

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Raffinate, innovative, con dettagli che rendono unico ogni pezzo, le borse D’ASY sono pezzi di fantasia e design che non si fermano alla superba qualità del pellame esterno, ma proseguono al suo interno foderandosi di sete antiche scovate nei più antichi laboratori Lariani o con disegni realizzati in esclusiva da importanti Artisti e per i  differenti accostamenti cromatici sono numerate con tanto di Certificato.

Nessuna paura, gli interni sono trattati per garantirne la durata nel tempo.

imageDettagliA nove mesi dall’ideazione hanno macinato tanto lavoro, tutto svolto da loro. Bozzetti, modelli, scelta delle pelli, colori, sete antiche, packaging di lusso, laboratorio di due griffe d’eccellenza per la produzione (che ha accolto con entusiasmo l’innovazione dicendo “finalmente qualcosa di nuovo!“).

FullSizeRenderIl primo modello icona ” LEI “ girava ad inizio primavera nel centro di Milano per un check  – posso dire: “Milano io c’ero”  – con un famoso fotografo di street pronto a cogliere occhiate e reazioni.

Le griffe prestigiose nascono così in fondo, no?

Quindi D‘ASY Milano, il nuovo Luxury-Art brand dell’eccellenza Made in Italy sarà sulla spalla di… beati loro!

E l’Arte è il trait d’union: si troveranno proposte anche al fianco degli Artisti loro Testimonial e nelle gallerie d’arte.

        Il mood? :                Chic et très chic

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TRAMPLED, Movimento in MOVIMENTO …

Vorrei aggiungere come commento personale che si è scritta anche una nuova pagina di design, nel senso che il design a volte è shock, è riduzione dell’oggetto, è stravolgimento delle abitudini.
Ma comprendo, da creativa, che la definizione potrebbe essere scioccante.

eccolo! TANTO ANCHE SE METTI IL BAVAGLIO ALL’ARTE, LEI PARLA UGUALMENTE!

Gli IRASCIBILI

Gli IRASCIBILI

Leggere il manifesto di TRAMPLED ART riporta alla memoria il periodo degli IRASCIBILI quando, per protesta, quella straordinaria miscellanea di artisti esponenti dell’Espressionismo astratto si fecero fotografare vestiti da banchieri mandando una lettera infuocata al sindaco di New York. Le motivazioni di allora somigliano a quelle di oggi: dittatura finanziaria ed esclusione dalla imponente mostra sull’arte contemporanea al Metropolitan. Parliamo di artisti del calibro di Pollock, Rothko, Kooning, Newman.
E veniamo ai giorni nostri, dove i rumors degli artisti italiani si stanno facendo sempre più incessanti come un rullo di tamburo: tum-tuM-tUM-TUM. Gli artisti a questo punto si ribellano alla dittatura finanziaria che impone le sue regole.
Alessandro Giorgetti, grande esponente dell’arte conosciuto come l’erede di Rothko, fonda così il movimento TRAMPLED ART e riunisce dieci selezionati artisti con il compito di divenire ambasciatori.

Il TRAMPLED ART

Il TRAMPLED ART

Ognuno di loro chiamerà a raccolta altri artisti per condividere, sperimentare, rappresentare, istigare, coinvolgere, dipingere, riempire spazi, diffondere, liberare, esprimere, concettualizzare: perché un artista ha sempre qualcosa da dire.

Durante la presentazione alla stampa nella serata di ieri 7febbraio si è avvertita una scossa elettrica:
“La galleria ė un portale dove fare ricerca– dice Deodato – fare ricerca in maniera open, globale, inserendo anche il principio di bitcoins in cambio di opere d’arte”. La galleria Deodato Arte di Milano è il luogo che ha aperto le porte a TRAMPLED ART divenendone la sede

“L’arte uccide la mafia” afferma ampliando il concetto Giorgio Grasso, critico e coordinatore del Padiglione Italia alla 54a biennale di Venezia “è compito del pubblico decretare il successo di un artista, che ad oggi non può esporre perché un chiodo in una galleria costa trecento euro “ ed affrontando anche le difficoltà del regime fiscale che rende impossibile vendere la propria opera.

Ma le parole più belle sono quelle di Alessandro Giorgetti che pronuncia “Trampled” esattamente come si scrive, sottolineando il concetto di calpestare calpestando.

Milano puzza di vecchio, riportava nel 2012 la prima chiamata/ribellione della cultura a Milano… non più, non più.

Il TRAMPLED ART

Il TRAMPLED ART

Alessandro Giorgetti-Giovanni Puntrello-Ciro Palumbo-Salvatore Palazzolo-Ivo Vassallo-Luca Fagioli-Andrea La Casa-Marcella Arena-Sabrina Romanò-Marika Pozzi-Teorema Fornasari-  Ph. ufficiale:Micaela Zuliani

Avendo io il sangue costituito da giallo-ciano-magenta condivido il loro urlo.
Ogni artista racchiude in sé ed utilizza più linguaggi. Un artista è un libero pensatore che crea in modo unico, soggettivo e vede oltre. Possiede un linguaggio verbale, gestuale, mentale, metafisico, sensitivo, proiezionistico, introspettivo, liberatorio, futurista, precursore. Non conosco nessun’altra categoria che racchiuda in sé tanti modi di essere, concepire, vedere, esprimere.
L’Arte poi è un’ermafrodita miracolosamente puttana che si dona, si vergogna e si rigenera. L’Arte è sconcia e pura, come l’io (interiore ) e la morale (esteriore): il bisogno di un’artista che si palesa.

In Italia non si è persa la capacità di fare arte, ma è stato calpestato l’artista lasciando l’arte ad appannaggio esclusivo dei critici e delle dittature finanziarie e soffocando così la sua primaria natura: l’espressione.
La crisi museale in Italia- lessi tempo fa- è riconducibile al troppo Stato e poche idee. Pensiero che condivido a metà. Le idee ci sono eccome, diversa è l’ottusità mentale e di questa ottusità è parte anche il connubio stretto che porta al pensiero arte=museo. Niente di più sbagliato.
Non vorrei affrontare il tema della paura della cultura. Credo non ce ne sia bisogno.

L’arte è critica già di per sé, non sempre deve passare dall’imbuto di un’esperto che imponga chi come quando e dove. Al contrario ha bisogno di spazi comuni e collettivi, deve esplodere ed uscire, alimentarsi a vicenda grazie all’interscambio affinché anche gli esperti possano fare quello di cui sono capaci. Per questo motivo credo che loro stessi siano i primi a beneficiare della “messa in strada”.
Se si guarda oltralpe, l’attivismo della Spagna impressiona e il modello berlinese lo si percepisce come una scarica di energia cacofonica, di adrenalina fiorita e vitale.
Ma noi continuiamo a gettare alle ortiche la nostra splendida individualità che universalmente ci viene invidiata, il nostro gene e genio nell’espressività artistica.

TRAMPLED ART : Il canto libero dell’artista.

E’ nato il movimento per liberare l’arte.
Si chiama TRAMPLED ART  fondato da Alessandro Giorgetti, artista del sentire contemporaneo.
Mai come in questi ultimi due anni si è sentito l’urlo dei creativi e degli artisti, che invocano a gran voce spazi liberi al di fuori della dittatura finanziaria, per progettare-proporre-esporre-condividere da FREEDOM ARTIST.
L’arte come soggettivismo della mente.
Il 07/febbraio/2014 verrà presentato ufficialmente alla Galleria Deodato Arte di Milano e noi ci siamo !

Alessandro Giorgetti
Arte per l’Arte
catcomunicazione.wordpress.com
Trampled Art Deodato Arte Milano

Se il Sig. Armani è in vacanza

Ieri sera in Via Manzoni di rientro da un aperitivo raggiungevo la mia auto posteggiata di fronte ad ARMANI  lato via dei Giardini. Durante i saluti guardo:
vetrina di accesso al negozio, manichino (dummy) con top blu cobalto rigido con un gioco di asimmetrie (la sua citazione al grande architetto della moda GianFranco Ferrè), pantalone di seta e organza di quel blu che solo lui sa fare e … e quì monta lo sconforto:
il pantalone decisamente spiegazzato sembra appena tolto da un cellophane. “E’ la vetrina di Armani!” dico al mio interlocutore ” Cosa vedi appena guardi il manichino? L’occhio cade solo sui pantaloni sciupati, ed è la vetrina di accesso. Forse noi soprassediamo perché ci conosciamo, ma cosa penseranno i turisti giapponesi o americani?… (evito di riportare la mia interpretazione sul cosa). Credo sia in vacanza, perchè bla bla bla...”.  Il Sig. Armani è incredibile, è conosciuto per non tralasciare nulla al caso e, come dice chi lavora a stretto contatto, Lui sa tutto.
Ora, sappiamo che l’indotto moda muove un fatturato importante, sappiamo che Made in Italy è capacità e gusto, sappiamo che ARMANI è lustro ed esportazione. Sappiamo che dobbiamo prestare attenzione?

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ARMANI  Manzoni31  Milano

Happy new to you…

Previsioni per il nuovo anno: temi leggeri… a partire dalla pelle. Regaliamoci almeno le sensazioni di una carezza di foulard come primo contatto. Le collezioni di Individuals regalano un sorriso. Freschezza, accostamento colori raffinato, le sue fantasie poi le vorresti tutte, con quel sapore bon ton francese. E del resto il bon ton è un manuale di sopravvivenza, un segreto per vivere con leggerezza e se il mondo è grigio fuori …

Merge, glamour e couture da Individuals.

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http://www.individuals.it/gallery-category/ladies/#the-french-culotte

LA WEEK DESIGN quando l’ig-nobile è nobile

L’appuntamento annuale alla week design ha visto molti visitatori e molti deja vu. Credo che la ragione vada ricercata nell’ osabile-usabile dei produttori che in tempi grami debbono scartare quanto è concettualmente discostante dalla vendita.

Il design a volte è shock, è stravolgimento dell’abitudine, è riduzione dell’oggetto.

Nonostante i deja vu -molte tra le proposte di altre nazioni rimandavano a concetti di design italiano già espressi in passato- e per la famosa frase “Italians do it better”, la parte interessante è come sempre arrivata dai giovani e squattrinati new designer con soluzioni di recupero di materiali ig-nobili trasformati in oggetti nobili.

Immagine

-ph.ID italianDesign-